Caldaie a cippato

Le caldaie a cippato sfruttano come combustibile la cippatura del legno che si ottiene quando il legno è frantumato in piccoli pezzi.

Le caldaie a cippato sono adatte principalmente per applicazioni medio/grandi, per la singola applicazione civile non è conveniente, poichè il cippato è costoso da movimentare: servono degli impianti strutturati molto onerosi.

Il cippato trova applicazione quindi se la caldaia deve servire un’industria, un artigianale, un quartiere o un paese e, soprattutto, se è possibile applicare la filiera corta del cippato. La convenienza del cippato si ha quando si può produrre e consumare in loco perchè, essendo un combustibile a bassissimo costo, se deve essere trasportato si perdono i vantaggi economici. La filiera corta del cippato serve per cogliere le opportunità del bosco, degli scarti di lavorazione o di industrie alimentari del legno.

La caldaia a cippato sfrutta la frantumazione del legno che viene mandato in una caldaia dedicata, costruita appositamente per la tipologia di cippato, che produce energia termica, acqua calda da mandare agli impianti, alla rete di teleriscaldamento, riscaldamento di quartiere o di condominio.

Lo stoccaggio è importante, ancor di più del pellet perchè, essendo molto umido, la movimentazione del cippato avviene solo tramite coclee o agitatori dedicati e c’è la necessità di avere degli spintori, cioè delle griglie mobili che spingono la legna tutta frantumata e umida all’interno delle coclee che alimentano le caldaie. La difficoltà nello stoccaggio risiede nel fatto che la legna essendo umida si può addensare/attaccare, quindi diventa difficoltoso nella movimentazione.

Il cippato è un combustibile molto conveniente, molto più flessibile della legna come movimentazione perchè può essere automatizzato, ma i costi sono da valutare attentamente perchè per ammortizzare l’investimento di un impianto a cippato occorre avere la necessità di un consumo elevato di energia perchè ci sia convenienza.